Addio ai Tartari / Good bye to the Tartars

Non volevo usare il blog come un diario da adolescente ma, come si dice a Roma, "quanno ce vo', ce vo' ".
Oggi e' il mio ultimo giorno nel mio ufficio a Bruxelles.
Sono stati otto mesi intensi. Il piu' grande sentimento che mi porto via da qui e' la grande frustrazione di una grande occasione persa, persa da tutti.
Ho passato nove mesi in un Deserto dei Tartari. Gente incapace di vedere piu' lontano del proprio naso.
La solitudine ha anche i suoi vantaggi. Ho avuto occasione di riflettere sui miei ultimi anni. Ho capito che devo essere piu' deciso e non "lasciarmi vivere". Ci sono tante altre cose che ho capito, ma questo non e' il posto per parlarne.
Io non so' se oggi e' anche la fine della mia carriera in Astronomia. Se lo fosse, non la rimpiangerei.
Oggi mi sento tanto Giovanni Drogo.

Ciao
Dr. Ed


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I didn't want to use my blog as a teenager's diary but, as we say in Rome, "when you need it, you need it".
Today it's my last day in my office in Brussels.
It has been eight intense months. The biggest feeling I take away from here is the big frustation of a big lost occasion, lost by everyone.
I've spent nine months in a Desert of the Tartars. People unable to look further than their nose.
Lonelyness has its advantages. I had the occasion to think over my last few years. I've understood that I have to be more determined and not "let me live". There are other things I've understood, but this is not the place to talk about them.
I don't know if today it's also the end of my career in astronomy. If it was, I wouldn't regret.
Today I feel so much Giovanni Drogo.

Cheers
Dr. Ed