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martedì, ottobre 28, 2008

la ricerca scientifica in Italia II / scientific research in Italy II

(English version comes after the Italian one)

Dopo aver parlato di ieri, come in un romanzo di Dickens, vediamo l'attualita' della ricerca scientifica in Italia. Ovviamente tutto secondo il mio punto di vista.

L'Italia e' membro di organismi interazionali come CERN, ESA o ESO.
La partecipazione italiana nell'esperimento LHC al CERN e' gigantesca e di altissimo livello.
Per l'astronomia l'Italia partecipa a missioni internazionali come Plank. L'Italia opera un telescopio da 4m (TNG) ed ha vari osservatori astronomici (ad es., Loiano e Asiago) disseminati per il Paese.
Nel campo dell'astronomia ottica l'Italia ha un'ottima reputazione, da un lato, per la costruzione delle meccaniche dei 4 telescopi di VLT; dall'altro lato, altri strumenti/telescopi costruiti in Italia, come VIMOS (uno strumento di VLT), VST (un telescopio di Paranal) e TNG (copia di uno dei telescopi di maggior successo di tutti i tempi, NTT) sono noti come dei fallimenti.
In tutto il mondo, gli astronomi italiani sono noti per la loro dedizione al lavoro, la loro preparazione e per la scarsa possibilita' di ottenere dei posti nel loro Paese.
Circa un terzo degli astronomi italiani che conosco, e' arrivo a 40 anni avendo vissuto, almeno, in tre Paesi differenti e quasi nessuno di questi ha prospettive di rientro in Italia. Pochi hanno una famiglia.
Gli scienziati che vivono in Italia convivono con pochi fondi, stipendi al di sotto della media europea (un postdoc in Italia guadagna 1,200euro a fronte di almeno 1,800euro in Europa).
L'Italia investe in ricerca ~1.1% del PIL contro una media europea del 2% ed un impegno a spendere il 3% entro il 2010.
Il CNR, dal 2001, non gestisce piu' centri di ricerca che facciano ricerca di base, solo ricerca applicata.
L'INAF, invece di snellire procedure lunghe ed elaborate, le ha centralizzate ed ha aumentato la burocrazia (e le spese inutili).
In sintesi, la ricerca (che conosco io) in Italia e' pagata poco e gestita male.

Ciao
Dr.Ed

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After speaking about yesterday, as in a Dickens' novel, let's see what is scientific research like nowadays in Italy. Obviously, everything according to my point of view.

Italy is a member of international organizations like CERN, ESA, or ESO.
Italian participation to the experiment LHC at CERN is enormous and at the highest level.
In astronomy, Italy takes part in international missions like Plank. Italy operates a 4m-class telescope (TNG) and has various astronomical observatories (e.g. Loiano and Asiago) all around the Country.
In the field of optical astronomy, Italy has an excellent reputation, on a side, because of manufacturing the mechanics of the 4 VLT telescopes; on the other side,other Italian built instruments/telescopes like VIMOS (a VLT instrument), VST (a Paranal telescope) and TNG (which is the copy of one of the most successful telescopes of all times, NTT) are well known as failures.
In the whole world, Italian astronomers are known for their attachment to the job, their education adn their little possibilities to get a job in their own Country.
About a third of the Italian astronomers that I I know, got to 40 having lived in, at least, three different Countries and almost none of them has chances to come back to Italy. Very few have a family.
Scientists who live in Italy have to deal with little founding, salaries under the European average (a postdoc, in Italy, owns 1,200euros while it is, at least, 1,800euros in Europe).
Italy invests in research ~1.1% of the GDP against a European average of 2% and the commitment to spend 3% by 2010.
L'Italia investe in ricerca ~1.1% del PIL contro una media europea del 2% ed un impegno a spendere il 3% entro il 2010.
CNR, since 2001 (this is the infamous reform, in italian), does not manage anymore those research insitutes which do basic research but only "applied research".
INAF, instead of making fast some long and useless procedures, has centralized them and increased the beaurocracy (and the useless expenses).
In brief, in Italy, research (at best of my knowledge) is paid little and badly managed.

Cheers
Dr.Ed