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lunedì, ottobre 27, 2008

la ricerca scientifica in Italia I / scientific research in Italy I

Dati i problemi della ricerca scientifica italiana (e le polemiche dopo l'annuncio dei Premi 2008), penso sia giusto ricordare i Premi Nobel per la Fisica ottenuti da scienziati italiani per comprendere come i problemi della ricerca in Italia vengano da lontano.
  • 1909, Guglielmo Marconi. Marconi invento' la radio. Nulla da dire, un ottimo lavoro di ingegneria fatta in casa (e dove non arrivarono i soldi della ricca famiglia Marconi, poterono gli interessi di un'industria inglese). La fisica, pero', e' di Hertz (morto nel 1888), Lorentz (Premio Nobel nel 1902) e Maxwell (morto nel 1879).
  • 1938, Enrico Fermi. Tra infinite difficolta' (mancavano i soldi per i macchinari e i campioni da esaminare), Fermi scopri' (misuro' e spiego') una delle quattro forze della Natura. L'assegnazione del premio fu osteggiata dal regime fascista e Fermi (sposato ad un'ebrea) dovette fuggire negli USA
  • 1959, Emilio Segre'. Scoperta dell'antiprotone. La ricerca fu totalmente effettuata negli USA. Segre' era cittadino statunitense quando effettuo' la ricerca.
  • 1984, Carlo Rubbia. Per la scoperta di alcune particelle subatomiche (non e' il luogo per entrare in dettagli). Rubbia dirigeva il CERN (collaborazione internazionale con sede e laboratori a Ginevra, Svizzera).
  • 2002, Riccardo Giacconi. Per il lavoro pionieristico nell'astronomia dei raggi X. Il lavoro fu svolto negli USA e Giacconi e' cittadino statunitense da decenni.
Insomma, solo tre cittadini italiani hanno vinto il Nobel per la fisica. Uno, secondo me, immeritatamente, uno come leader di un gruppo internazionale ed uno per una ricerca bellissima condotta tra infiniti problemi.
Nei 108 anni del Premio Nobel, non si puo' dire che l'Italia abbia dato chissa' quale contributo a (cioe' "significativamente sostenuto") ricerche importanti.

Ciao
Dr.Ed

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Given the problems of the Italian scientific research (and the polemics after the announcement of the Nobel Laureates 2008), I think it is fair to remember the Nobel Prizes for Physics assigned to Italian scientists to understand better how the problems of Italian research come from far in the past.
  • 1909, Guglielmo Marconi. Marconi invented the radio. Nothing to say, good job of home-made engineering (where the money of the rich Marconi family could not arrive, there could arrive a British company). The physics, nevertheless, is by Hertz (died in 1894), Lorentz (Nobel Laureate in 1902) and Maxwell (died in 1879).
  • 1938, Enrico Fermi. Between infinite difficoulties (there was no money for machinery and specimens to analyze) Fermi discovered (and measured and explained) one of the four forces of Nature. The assignation of the Prize was opposed by the Fascist regime and Fermi (married to a Jewish woman) had to flee to the U.S.A..
  • 1959, Emilio Segre'. Discovery of the antiproton. The research was completely carried out in the U.S.A.. Segre' was U.S. citizen when he carried out the research.
  • 1984, Carlo Rubbia. For the discovery of some subatomic particles (this is not the place to enter the details). Rubbia was the director of CERN (international organization with headquarters and laboratories in Geneva, Switzerland)
  • 2002, Riccardo Giacconi. For the pioneering work in X-ray astronomy. The work was done in the U.S.A. and Giacconi has been U.S. citizen for decades.
Summarizing, only three Italian citizens have actually been awarded a Nobel Prize for Physics. One, in my opinion, undeservedly, one as leader of an international team and one for a beautiful research done between infinite problems.
In 108 years of Nobel Laureates, you can't tell that Italy has given whatever contribution (i.e. supported significantly) to important researches.

Ciao
Dr.Ed