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giovedì, marzo 01, 2007

perche' Sanremo e' Sanremo (2)

La seconda serata di Sanremo e' stata persino piu' sonnacchiosa (musicalmente parlando) della prima.

Baudo e la Hunziker sono sempre piu' fuori posto. A parte il "tormentone" della Hunziker con il "tric-trac" (e doppio senso, forse il momento piu' interessante di tutta la conduzione di questo tragicomico duo) c'e' stato veramente poco. Finalmente ho capito che cosa non mi piace della conduzione di quest'anno. Prima di ogni cantante, fanno una sorta di mini-intervista (con domande che definirei, per carineria, "cretine") che viene sempre bruscamente interrotta. Se devi fare una cosa fatta male, tanto vale non farla. I cantanti fanno facce che implorano perdono e gridano "sono qui per cantare, sono gia' abbastanza agitato, facciamola finita presto", manco fossero sul patibolo.

Come comici, Ficarra e Picone. Finalmente due che fanno ridere. Nel primo intervento sparano un po' qua e la'... buono. Il secondo intervento e' memorabile. Un pezzo su Don Pino Puglisi. Da brividi... di quelli belli. Da farti pensare: adesso spengo la televisione, perche' dopo questo, niente puo' essere all'altezza.

I superospiti sono stata un'altra nota dolentissima. I Take That riuniti mi fanno un po' tristezza ma la canzonetta c'e'. Il secondo superospite... il leggendario John Legend... chi????? Ma chi l'ha mai sentito? Quelle canzonette da Meneguzzi sono quelle di un superospite straniero? Ma allora quando venne Springsteen? Quello era un supersupersuperospite? Per favore, creiamo una distinzione.

Veniamo alle canzoni. Decisamente poco memorabili.

I big ieri hanno proposto alcuni veterani. Vado in ordine "scarso". Johnny Dorelli e' stato sorprendente. Ha una canzone misera ma mi ha impressionato la tranquillita' con cui stava sul palco... io, in camera mia, sono piu' agitato. Tosca e' un'artista gigantesca. La sua voce e' classe pura... la canzone un po' strana per il Festival. I fratelli Bella incesellano un bel duetto su una canzone modesta. Al Bano e' energico e fisico ma non va' oltre. Paolo Rossi era attesissimo... ma la sua interpretazione non mi ha convinto (forse non mi convince appieno nemmeno la canzone, con tutto il rispetto per Rino Gaetano che mi piace... ma se ha deciso di non incidere quella canzone, un motivo ci sara'). Fabio Concato ha una bella canzone che interpreta bene. Certo che non ce lo vedevo Concato a fare il sindacalista.

I ggiovani? I ggiovani, come al solito, sono quelli per cui (piu' o meno) vale la pena sentirsi il Festival (c'e' sempre almeno una cosa interessante). Certo, Elsa Lila ha cantato una canzone cosi' strana e monotona che (anche per la tarda ora a cui ha cantato) avrebbe fatto addormentare la Statua della Liberta'. Per fortuna e' molto carina e vale la pena anche senza l'audio al televisore :-P L'audio deve essere ben alto per Fabrizio Moro. Canzone impegnata, bel testo (l'unico applauso vero e caloroso del gelido pubblico dell'Ariston). Peccato che lui abbia la voce di una tartaruga con la raucedine ma il testo e' gigantesco (averne tra i big...). Una parola per Romina Falconi da Tor Pignattara. Si presenta come un pulcino davanti ad una faina... poi, mentre canta, tira fuori una grinta ed una voce incredibili per poi tornare pulcino! Dr.Jekyll e Mr.Hyde? La canzone e' molto festivaliera... staremo a vedere.

Da stasera basta col Festival. Ci rivediamo per commentare i vincitori (e i vinti).

Ciao
Dr.Ed